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Come ti estirpo il problema del mercato

Maggio 5th, 2014 by milanoisola Categories: News No Responses

Quando si dice estirpare il problema alla radice. Dopo un acceso dibattito, per usare un eufemismo, mesi fa è stato deciso di spostare il mercato bisettimanale in viale Zara. Pare però che la soluzione concordata vada ancora una volta a scapito del verde, implicando la rimozione dei giganteschi platani che ombreggiano i controviali.

Dopo anni di lotte e scontri fra residenti, ambulanti e consiglieri della maggioranza in Consiglio di Zona 9 infatti, qualche mese fa è stato alfine raggiunto un compromesso che dovrebbe garantire lo spostamento definitivo del mercato nel tratto centrale di viale Zara tra piazzale Lagosta e viale Stelvio entro dicembre 2014, dopo un ritorno temporaneo nella sede storica di via Volturno.

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Ad oggi però il mercato si trova ancora nella sua sede provvisoria e non si hanno notizie sui tempi del suo spostamento. I cittadini non hanno nemmeno informazioni sul progetto di adeguamento di viale Zara, ovvero sul numero delle bancarelle previsto, sull’installazione di servizi permanenti come impianti per l’acqua e la raccolta dei rifiuti, e su come verrebbero disposti sia i banchi sia i relativi automezzi nel viale. O anche su una eventuale chiusura permanente dei due assi centrali al traffico (non solo il martedì e il sabato) e della loro relativa nuova destinazione.

Girano però voci insistenti che il progetto che si sta predisponendo preveda l’eliminazione di una o più file dei grandi platani che ombreggiano da sempre i controviali. Si tratta di voci appunto, che lasciano interdetti molti residenti, che da anni ormai assistono impotenti al depauperamento del proprio quartiere dal verde pubblico.

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Non stiamo parlando di un giardino, certo, ma quattro file di alberi di quelle dimensioni e in salute non sono certo una presenza irrilevante nella zona, e nella città. Tra i due filari di Platani maestosi si è anche creato un sentiero, “la vendetta del pedone”: invece che transitare lungo i marciapiedi, abitanti e pedoni che transitano da e per la Metro Zara passano più felicemente sotto gli alberi, e i residenti del Viale e Via Arese  portano a spasso il cane la mattina proprio lì, in quella lunga aiuola spartitraffico, sintomo che anche una via verde e ombreggiata viene vissuta e goduta appieno.

Sarebbe oltretutto assurdo che quegli stessi cittadini che si sono opposti, con notevole efficacia, al ritorno del mercato in Volturno anche per la ragione che questo avrebbe danneggiato gli alberelli appena piantati, come già era successo a quelli vecchi, passassero senza problemi sopra l’abbattimento di filari di quelle proporzioni, e che si consenta che a pagare il prezzo di interessi personali, politici e commerciali sia ancora una volta il verde.

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Come già era successo in Abruzzo qualche anno fa, quando per stroncare la prostituzione la politica non trovò di meglio che disboscare circa 28 ettari di bosco eletti a ritrovo per sesso a pagamento. O senza andar troppo lontano, qui all’Isola, quando fu distrutto per costruire il nuovo Palazzo Lombardia, alla fine del 2005, l’ex vivaio “Bosco di Gioia”, con la promessa di un nuovo giardino in Porta Nuova che ancora attendiamo di veder fiorire; o quando per i nuovi edifici in costruzione tra di Via Confalonieri e Via De Castillia vennero abbattuti i vecchi alberi del giardino insieme alla Stecca degli Artigiani, con il pretesto di eliminare il degrado e lo spaccio di droga.

Con questo vogliamo quindi rivolgere un invito ai partiti e alle associazioni del quartiere che si occupano di verde ad attivarsi, ma soprattutto ai Consiglieri del Consiglio di Zona 9 a far avere ai cittadini ragguagli precisi in merito e la proposta di progetto che il Comune sta mettendo a punto in vista di dicembre 2014. Non vorremmo assistere all’abbattimento di altri alberi maestosi e sentirci dire che ne verranno piantumati dei nuovi altrove, ma per una volta vorremmo sentirci rassicurati all’idea di essere rimasti, finalmente, al verde.

Viale Zara 1953

Viale Zara 1953

Nella foto viale Zara nel 1953, con gli alberelli appena piantumati dopo che quelli vecchi erano stati utilizzati dagli abitanti come combustibile per le stufe a legna.

Intanto è nato un comitato di cittadini a tutela del verde in viale Zara: www.tutelazaraverde.it