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Memoria: guardare e non toccare

Dicembre 4th, 2013 by milanoisola Categories: News No Responses

Bella non la si può definire davvero, e questo lo avevamo capito da tempo. E i nuovi rendering appena apparsi su urbanfile ci confermano anche quanto poco la futura Casa della Memoria abbia a che fare con le architetture circostanti. Ma in generale è proprio il dialogo con la città che sembra completamente mancare. Che si consideri la vecchia Isola con le sue case di ringhiera o la boeriana Porta Nuova con i suoi grattacieli più o meno verdi il risultato non cambia: questo cubo in laterizio così il linea con le architettture dell’Ospedale Maggiore e di Santa Maria delle Grazie, con il nostro quartiere non c’entra proprio nulla.

Casa della Memoria 1

E non solo dal punto di vista estetico. Nell’incontro che si è tenuto lunerdì scorso alle 11.30 (a cui noi non abbiamo assistito per l’orario praticamente inaccessibile a buona parte della cittadinanza attiva) pare abbiano confermato ciò che già si sapeva: “avrà la forma di un prisma a base rettangolare di circa venti metri per trentacinque e sarà alto diciassette metri e mezzo.

L’edificio sarà diviso in tre parti, connesse da un piano terra interamente libero. Al piano terra, nell’ingresso, sarà prevista un’area informativa polifunzionale che ospiterà eventi pubblici come conferenze, presentazioni, mostre, feste. Al primo e secondo piano troveranno posto gli uffici delle associazioni. I due piani di uffici saranno organizzati nello stesso modo: al centro una parte occupata da sale riunioni ed uffici, ai lati spazi open space con postazioni ed archivi. L’area consultazione sarà all’ultimo piano, in diretta connessione con l’archivio”.

Memoria_J

Buona parte dell’edificio sarà cioè destinato a uffici e a un archivio inaccessibile ai comuni mortali. Ovvero l’unico rapporto tra i cittadini e le testimonianze del passato sarà dato dal movimento rotatorio lungo la grande scala gialla al centro dell’edificio, “che ripetutamente avvicina ed allontana il visitatore alla collezione costruendo una complessa sequenza di sguardi sui documenti e, attraverso essi, sul parco alle loro spalle”.

Ci dovrebbe essere anche un “tavolo interattivo” che consenta ai visitatori di entrare in qualche modo in contatto con questi documenti della memoria, ma ci pare forse un po’ pochino per inaugurare quel dialogo tra passato e presente che invece questi luoghi dovrebbero saper attivare per poter rivestire una qualsiasi valenza civica.

Ad ogni modo i lavori sono ormai iniziati e c’è tutta l’intenzione di inaugurare l’edificio il 25 aprile del 2015, per 70simo anniversario della liberazione. Con buona pace di chi storce il naso e anche dell’ANPI di zona, che in un incontro pubblico di qualche tempo fa non aveva taciuto tutte le sue perplessità su questo progetto.