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Che ne sai tu di un campo di grano

Febbraio 26th, 2015 by milanoisola Categories: Eventi, News, Porta Nuova No Responses

E’ una corsa contro il tempo quella del Comune di Milano, indaffaratissimo a mettere pezze per sanare i ritardi dei cantieri in vista di Expo, anche a Porta Nuova. Per ovviare alla ferita aperta del parco Biblioteca degli Alberi, che non sarà pronto prima del 2016, si è deciso infatti di coltivarci un bel campo di grano.

Poiché il progetto definitivo del giardino slitta al 2016 per ritardi accumulati durante le operazioni di bonifica, si è dovuto studiare un progetto alternativo per rendere l’area presentabile durante il periodo di Expo. Bisogna dire che al parco è andata meglio che al Rasoio, che presto sarà foderato di cartelloni pubblicitari.

Mentre alla Stecca lavorano per progettare un giardino (o orti? o altri campi?) di 1200 mq di fianco all’edificio, il resto dell’area sarà destinata a Wheatfield, un’opera d’arte ambientale dell’artista americana Agnes Denes, concepito per riportare l’attenzione del pubblico sui valori della condivisione del cibo e dell’energia, la salvaguardia del territorio e dell’ambiente, la crescita sociale ed economica nel rispetto della qualità della vita degli individui e delle comunità.

 

Realizzato per la prima volta nel 1982 a New York in un’area di un ettaro [2,5 acri] a Battery Park City, Wheatfield fu all’epoca uno spettacolare intervento di Land Art ecologica dalla potente carica simbolica, con il quale la natura si riappropriava della città con un’immagine semplice e dal forte impatto ecologista. Oggi la cosa sembra più uno spot in stile Mulino Bianco, senza il valore aggiunto del buon Banderas.

Wheatfield 1982

Wheatfield si estenderà per 5 ettari [50.000 metri quadrati –12 acri] all’interno dell’area che ospiterà il futuro parco pubblico la “Biblioteca degli Alberi”. Per realizzare il campo di grano verranno trasportati nell’area 15.500 metri cubi di terra da coltivo, verranno utilizzati 1.250 chili di sementi di grano della tipologia Odisseo (250 chili per ettaro) e circa 5.000 chili di concime.

E’ quindi un ritorno alla terra in grande stile quello a cui Milano chiama i suoi cittadini, che da fine febbraio a ottobre, vanga e rastrello alla mano, potranno partecipare alle varie fasi della coltivazione del grano, dalla semina alla raccolta, sotto la guida di Confagricoltura. Il primo appuntamento è previsto per sabato 28 febbraio, dalle 14 alle 16, con ritrovo presso il giardino pubblico di via De Castillia. L’apertura del campo avverrà sabato 11 aprile, a luglio invece la «festa del raccolto» collettiva per la mietitura del grano. La domanda è: quindi poi a Milano pioveranno… “pagnotte”?